Se io fossi un critico, certamente quest’opera l’avvicinerei al Corradini, scultore che imparò l’arte del tagliapietre e che proprio a Napoli vide la migliore espressione della sua “opera velata”. Egli raffigurò la vita su pietra, e a colpi di scalpello modellava le sue opere che tuttoggi risultano uniche. Beh! l’unicità di certe espressioni non si è ancora fermata. Ancora si riesce a catturare la bellezza, ancora si resta in attesa del momento migliore per fissarlo indelebilmente, ancora ci si innamora dell’arte e ancora si resta inerti difronte al capolavoro della vita.
Dalla pietra al cuore.
Dalla pietra al cuore.